Caro Alberto, carissimo Caffe (come eri simpaticamente nominato negli ambiti sportivi), la tua drammatica ed inattesa scomparsa ha lasciato tutti sbigottiti ed increduli, sia per la spietata rapidità con cui si è consumata che non ci ha permesso di esserti vicini come avremmo voluto, sia perché a nessuno era dato di ritenerti in così grave pericolo.

Ora affranti, addolorati e spiazzati da questo triste evento, cerchiamo ognuno di tenerti vivo nella nostra mente facendo ricorso al rasserenante e commovente libro dei ricordi. Per noi che ti piangiamo un passo indietro ai tuoi affetti, ai tuoi cari familiari, la memoria va inevitabilmente alla tua cara Samp ma soprattutto al tuo grande Vado, a quei gloriosi colori rossoblù che hai vestito da calciatore nelle giovanili, che hai servito con impegno e dedizione da dirigente e che hai tanto amato da vero tifoso qual eri.

Sei stato l’amico di tutti con quel tuo carattere dolce e comprensivo, che ti ha tanto fatto ammirare e stimare e che è stato di esempio per le tante generazioni di giovani che hai aiutato a crescere. Il testimone ora passa idealmente nelle mani o per meglio dire nei piedini ancora acerbi del tuo nipotino Gianmaria che ti ha dato proprio la scorsa settimana l’immensa gioia di calcare il campetto “Colangelo”. Gli lasci una enorme eredità morale e la sua mamma Manuela saprà accompagnarlo nel suo percorso grazie alla tua luce “pura”.

Ciao Caffe, riposa in pace. Spero che i tuoi ragazzi ti regalino quella salvezza per cui stavi lottando come sempre in prima linea. Ciao nobile ed umile maestro di vita.

Dott. Felicino Vaniglia.

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