Interessante appuntamento con Fabrizio che stila il bilancio della trionfale stagione del VADO F.C.
Stagione importante sotto tutti i punti di vista, grande vittoria del campionato di promozione con accesso diretto in eccellenza, con un’ottima vetrina per i giovani vadesi che hanno dato un grosso contributo alla prima squadra e con grande voglia, hanno contribuito anche alla grande galoppata della squadra Juniores.
Buona lettura a tutti.

Terminati per il Vado gli impegni ufficiali, si può provare a fare un bilancio di quella che per i colori rossoblu è stata senza dubbio un’annata ricca di soddisfazioni. La squadra vadese, dopo un solo anno di Purgatorio, è riuscita, al termine di un campionato molto combattuto, a conquistare il diritto a partecipare al prossimo torneo di Eccellenza, superando una concorrenza decisamente agguerrita e, nello stesso tempo, stabilendo o eguagliando alcuni record relativi ai propri novantasette anni di storia che più avanti andremo ad approfondire. Il campionato, oltre alla promozione del Vado, ha sancito altri verdetti: l’approdo di Veloce e P.R.O. Imperia ai play-off, dove sono tuttora impegnate rispettivamente con Colli di Luni e Campomorone, e la retrocessione in Prima Categoria di Corniglianese, Santo Stefano 2005 e Laigueglia.

I vadesi hanno chiuso la stagione con settanta punti in classifica, quattro in più della Veloce, un più dieci in media inglese e raccogliendo in media 2,33 punti a partita. La formazione rossoblu, inoltre, può vantare la migliore differenza reti (più quarantatre), il maggior numero di punti ottenuti fuori casa (trentatre) e quello di successi conseguiti in assoluto (ventuno), in trasferta (nove) e in casa (dodici come la Veloce), l’imbattibilità esterna, il minor numero di pareggi in casa (solo uno 0-0 contro il Finale) e il più alto lontano dal campo amico (sei come la Sampierdarenese), il numero più basso di sconfitte in totale (due ed entrambe al Chittolina), l’attacco più prolifico lontano dalle mura amiche (trentadue gol segnati) e la difesa meno perforata in generale (ventuno reti subite), nelle gare casalinghe e in quelle giocate esternamente, dove ha incassato rispettivamente otto e tredici gol. La compagine vadese, in più, ha mantenuto la vetta della classifica, da sola o in compagnia, per ben ventisette partite su trenta, di cui quindici in solitudine, contro le nove della Veloce (tre da sola, dalla diciottesima alla ventesima giornata), e le sei della P.R.O. Imperia (tutte in coabitazione con il Vado ed altre squadre). Invece, negli scontri diretti con Veloce e P.R.O. Imperia, ha strappato a tutte e due quattro punti su sei; mentre, in generale, è riuscita a battere almeno una volta tutte e quindici le avversarie del girone, concludendo la stagione con diciotto risultati utili consecutivi e conquistando il miglior punteggio nel girone di andata (trentacinque punti come la Veloce) come in quello di ritorno, dove ha raggranellato altri trentacinque punti. Per completezza, possiamo aggiungere che la P.R.O Imperia è la squadra che in assoluto ha segnato di più (sessantotto reti) e pareggiato di meno (solo in cinque gare), la Veloce è quella più prolifica in casa (quarantatre gol) e con il miglior punteggio casalingo (trentotto punti), mentre la Sampierdarenese è quella che in totale ha pareggiato più partite (ben dieci). Invece, la Virtusestri, curiosamente, è la formazione che impattato di più tra le mura amiche (sette volte) e di meno in trasferta (nemmeno in un’occasione). Sul fondo della classifica, invece, il Laigueglia, classificatosi ultimo con dodici punti, è la squadra che ha messo assieme il numero più elevato di sconfitte (ventidue), il minor numero di vittorie (due), la media inglese più bassa (meno sessanta) e l’attacco meno incisivo (diciannove gol); mentre il Santo Stefano 2005, penultimo con ventitre punti, al contrario, è quella con la peggior differenza reti (meno quarantadue) e la difesa più battuta (settantuno gol incassati). In più, per concludere questa prima parte dell’articolo, possiamo ricordare che l’attaccante Alessio Rotunno del Serra Riccò, con venticinque marcature all’attivo, ha vinto la classifica dei cannonieri, seguito ad una lunghezza di distanza dall’imperiese Paolo Lamberti e a tre dal velociano Davide Andorno. Il Serra Riccò, tra l’altro, può fregiarsi anche della miglior coppia offensiva del torneo, visto che lo stesso Rotunno e il compagno di reparto Giovanni Di Pietro hanno realizzato ben trentanove gol in due.
Tornando al Vado, come già ricordato all’inizio dell’articolo, quella appena conclusa è stata per la società rossoblu una stagione contrassegnata da diversi record. Infatti, i ragazzi di mister Podestà hanno centrato per due volte nella stessa annata il record di otto successi consecutivi mai ottenuto prima da nessun’altra formazione vadese. Per la precisione, le due strisce di vittorie si sono concretizzate nelle prime otto gare di campionato e poi, successivamente, dalla ventunesima alla ventottesima giornata. Inoltre, ci sono altri tre primati assoluti conquistati da questo Vado: il più alto numero di punti raccolto in totale (settanta) e nelle partite esterne (trentatre), e di gol realizzati fuori casa (trentadue). Invece, sono stati eguagliati i primati che riguardano il numero di vittorie rimediate in un’intera stagione, ventuno come nel campionato di Promozione 1961/1962 (Vado secondo alle spalle dell’Alassio), i match vinti in trasferta, nove come nel torneo di Promozione 1985/1986 che Il Vado terminò al primo posto, l’ottenimento di almeno una vittoria contro ogni squadra inserita nel proprio girone (risultato già raggiunto nelle stagioni 1922/1923 e 1953/1954) e l’imbattibilità esterna. Quest’ultimo record, addirittura, risaliva alla stagione 1921/1922, in cui i rossoblu vinsero il campionato di Promozione, oltre alla storica Coppa Italia, disputando, però, solo sei gare fuori casa contro le quindici del torneo appena concluso.
Per quanto riguarda i numeri dell’organico del Vado protagonista di quest’ultima promozione, cominciamo con il segnalare che i giocatori utilizzati dall’allenatore vadese, Maurizio Podestà, nel corso della stagione sono stati ventiquattro. Il difensore Michele Tosques, con le sue ventotto presenze (il solo a non aver saltato un match nel girone di andata) è quello che è sceso in campo nel maggior numero di occasioni. Alle sue spalle troviamo Motta, Porrata e Grippo con ventisette gare, i fratelli Piovesan con ventisei (Pierluigi, il portiere, è l’unico che non ha perso un incontro nel girone di ritorno), Lugaro con venticinque, Del Rio e Grabinski con ventiquattro, Schirra e Polito con ventitre, Scarfò con ventidue, Cilione con venti, Balducci con diciotto, Timpanaro con diciassette, Intili e Ranieri con quattordici, Tangredi (prelevato a dicembre dall’Aquanera) con undici, Ivaldi (fermo da novembre per un infortunio) con dieci, Camilleri e Durante (rientrato a gennaio dall’Acqui) con quattro, Porsenna con tre e, infine, Cerruti e Montisci con un’unica presenza a testa. I sessantaquattro gol messi a segno dai rossoblu, di cui trentuno nel girone di andata, sono stati firmati da quattordici giocatori differenti, con l’argentino Cesar Grabinski nei panni di miglior stoccatore grazie alle sue diciotto reti con cui, tra l’altro, è riuscito ad agguantare, a quota sessantasei gol, Roberto Belvedere (in rossoblu dal 1988 al 1994) al quinto posto della classifica dei bomber vadesi di tutti i tempi. Dopodiché, a seguire, troviamo Federico Piovesan con quindici reti (undici nel girone di ritorno in cui è stato il rossoblu più preciso sottoporta), Polito con sei, Porrata con cinque, Grippo, Intili e Scarfò con tre, Tangredi, Motta, Tosques e Del Rio (autore del primo gol in campionato contro il Serra Riccò) con due, e, per finire, Cilione, Ranieri e Timpanaro con una sola marcatura ciascuno. Inoltre, la squadra vadese ha usufruito di nove calci di rigore realizzandone sette (quattro Grabinski e tre Federico Piovesan), ricevendone contro tre, di cui uno neutralizzato da Pierluigi Piovesan durante la gara giocata a Carcare. Infine, a livello disciplinare, contro i rossoblu sono stati estratti settanta cartellini gialli e sette rossi (due a giocatori che in quel momento si trovavano in panchina).

Fabrizio Cerrato

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